DAL TRATTAMENTO RIFIUTI ALL’ARTE CONTEMPORANEA

Gli impianti di GAIA diventano la cornice delle opere d’arte ispirate dal trattamento rifiuti.

Soddisfazione per la riuscita della mostra d'arte contemporanea allestita al polo di trattamento rifiuti di GAIA sabato 9 giugno. Oltre 140 le presenze di chi ha voluto assaporare opere inedite, create dagli artisti solo dopo aver fatto un sopralluogo, nelle settimane antecedenti l’evento, per cogliere il lato creativo del trattamento rifiuti e inventare performance ad hoc.


Così 6 artisti (Br1, GEC-ART, MISTER X, Rugggero Asnagho, Alessandra Baldoni e Alessio Anastasi, Giulio Zanet) e 3 collettivi (Drei Kollektive, The Bounty Killart, 4 ground) hanno esposto i loro lavori sotto la tettoia di stoccaggio dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) da cui prende il nome la mostra: “ON_AIR_Radio RAEE, le onde creative dell’arte si sintonizzano con l’impresa” (in allegato alcune foto dell’evento).

Apprezzata l'iniziativa dal sindaco del Comune di Asti, Fabrizio Brignolo, dal Vicesindaco Davide Arri, dal neo assessore alla cultura, Massimo Cotto, e dall'assessore provinciale alla cultura Antonio Baudo che hanno tenuto a battesimo l’iniziativa. In particolare il sindaco ha sottolineato il patrimonio impiantistico, di background tecnologico e di competenze che GAIA rappresenta, un capitale culturale nel senso più ampio del termine, che il Comune di Asti, principale azionista, intende valorizzare e preservare nell’interesse del territorio.
L'appuntamento ha chiuso la serie di iniziative organizzate da GAIA in occasione del 20° anni-versario di Life+, il fondo comunitario europeo che promuove attività in materia ambientale e grazie al cui sostegno, dal 2010, l’azienda astigiana in collaborazione con il Politecnico di Torino può realizzare il progetto Bio.lea.R, finalizzato alla regolazione dell’umidità dei rifiuti e all’ottimizzazione della produzione di biogas nella discarica di GAIA a Cerro Tanaro (Asti).
Per la circostanza è stata presentata in anteprima l’animazione in 3D che spiega la sperimenta-zione Biolear che si sta attuando nella discarica di GAIA, scaricabile dal sito www.biolear.eu

 

Di seguito l’elenco degli artisti e la descrizione delle opere presenti alla mostra.
BR1, classe 1984, vive e lavora a Torino. Per l’occasione ha realizzato “Morto e risorto lo stesso giorno, 2012” – installazione con carta e albero. Lo street artista torinese ha costruito una grande piramide di carta proveniente dalla raccolta differenziata astigiana con un acero in cima, simbolo di come gli alberi possano rinascere dallo stesso materiale per il quale sono sfruttati: la cellulosa.
GEC-ART (1984) ha realizzato “Il tramonto della civiltà, 2012”, collage con spray, pennarello – 3 x 6 m. Lo street artista che vive e lavora a Torino ha raccolto, con un appello lanciato online, più di 2000 gratta&vinci con i quali ha disegnato il suo collage, una rappresentazione simbolica del tramonto dell’era tecnologica.
Rugggero Asnagho (1984) ha realizzato “Curami, 2012”, installazione ambientale con frigoriferi, acrilico e pennarello nero. Lo street artista ha accumulato frigoriferi costruendo un grande totem attorno al quale gli adepti del consumismo osservano la storia di tre verbi: stipare, accumulare, consumare. Come un uccello che costruisce nidi raccogliendo oggetti di ogni tipo, organici e non, così l’uomo accumula gli scarti producendone altrettanti, riempie i vuoti fino a sentirsi soffocare.
Alessandra Baldoni (1976) ha esposto in un container dei fotocollage di varie dimensioni. Sugli scatti realizzati dal fotografo torinese Alessio Anastasi che ha immortalato gli spazi dell’impianto, Alessandra Baldoni (vive e lavora a Perugia) ha ambientato i suoi personaggi da fiaba: spose, bambine, marinai, uomini in frac, animali feroci e papere che stanno immobili, nascosti, solitari nelle scenografie naturali del polo trattamento rifiuti.
Drei Kollektive (collettivo d’artisti fondato a Kiel nel 2010) ha composto “Nuovo Realismo, 2012”, installazione ambientale con legno, carta fax, impressioni fotografiche. Con la collaborazione dei dipendenti di GAIA, il gruppo ha messo in scena un’installazione dove alcuni oggetti recuperati tra gli scarti dell’azienda hanno preso vita: dentro a una lanterna è possibile leggere l’elenco di alcune tecniche artistiche derivate dal movimento degli anni 60, Nouveaux Realisme, sulla sedia una serie di stampe fotografiche a impressione con sagome artificiali e naturali.
Giulio Zanet, vive e lavora a Milano, per l’occasione ha realizzato “Senza titolo, 2012” - tecnica mista su tela – 250 x 410 cm. Sulla grande tela galleggiano oggetti e forme, fuori scala, a rompere l’equilibrio geometrico dello sfondo multicolor. Suggestionato dalla ripetizione cromatica dei cumuli presenti nell’impianto, Giulio Zanet ha costruito il suo supporto ideale entro il quale diluire colori e soggetti.
The Bounty Killart, collettivo d’artisti che vivono e lavorano a Torino, ha realizzato “Uno su mil-le ce la fa, 2012” – lattina e gesso. Con l’ironia che caratterizza tutte le sculture del gruppo torinese, i Bounty Killart dispongono un’immacolata lattina tra due blocchi di altrettante lattine compresse pronte per finire in fonderia, la cui fine è stata meno fortunata. Con tanto di piedi e ali è pronta a spiccare il volo da un angolo dell’installazione.
4 ground, collettivo d’artisti che vivono e lavorano a Torino, ha realizzato “Antrometria oggettuale, 2012” – azione performativa. Dopo la registrazione all’entrata della mostra, con l’identificazione anagrafica e impronta digitale di tutti i visitatori, il gruppo d’artisti ha analizzato oggetti raccolti all’interno dell’impianto: attraverso il rilevamento delle impronte digitali impressi sui materiali catalogati ha cercato una comparazione per riconoscere quelle dei visitatori. L’azione vuole dimostrare e spingere alla consapevolezza che siamo tutti “colpevoli” dei cumuli di rifiuti che produciamo.
MISTER X, ha proiettato “Produci, consuma, crepa – 2006” installazione audio-video che riprende l’intervento di arte urbana realizzato tra Torino, Cuneo e Venezia dove un fatidico Mister X ha installato tre sculture, composte da elettrodomestici, in punti strategici (davanti alla GAM, alla Biennale di Venezia, nel centro di Cuneo) richiamando l’attenzione della stampa. Il video, nascosto e proiettato tra i televisori della Tettoria RAEE, ripercorre la storia delle tre sculture accompagnato da una musica noir, senza svelare l’identità del fatidico Mister X.

Comunicato stampa 11/2012 (f.g.)

Ultimo aggiornamento : 18/06/2012  
A cura di : Webmaster GAIA - Comunicazione  

<< PAGINA PRECEDENTE

Avvisi e Bandi