Lo smaltimento finale dei rifiuti urbani non recuperabili avviene nella discarica di Cerro Tanaro, attiva da dicembre 2003. La discarica è stata costruita secondo le più recenti tecniche, in modo da rendere minimo l’impatto potenziale sull’ambiente circostante. L’attuale potenzialità autorizzata, circa 660.000m3, è data dalla somma delle due vasche, la prima ormai in fase di post-gestione e sotto sperimentazione Biolear.
Nel 2011 ha realizzato la seconda vasca della discarica di Cerro Tanaro riuscendo a garantire l’autonomia ai Comuni nel delicato settore dello smaltimento rifiuti.
I lavori sono iniziati a maggio 2011 nel rispetto delle BAT (Best Available Tecnology) nel campo delle discariche (D.lgs. 36/2003). L'invaso, scavato nel terreno, è reso impermeabile grazie alla posa di diversi strati di materiali (argilla, telo di bentonite, telo di hdpe) al fine di evitare la possibilità di infiltrazioni liquide nel terreno sottostante.
La gestione
Altro aspetto rilevante è la gestione del percolato e del biogas che si generano all’interno della discarica. Questa avviene ricalcando l’innovativa strategia sviluppata nel progetto Biolear, messa a punto da GAIA nel 2010 con un finanziamento della Commissione Europea, nell'ambito del programma Life+, che ne ha promosso la sperimentazione sulla vasca già chiusa.
Nella discarica di GAIA si possono conferire solo rifiuti non pericolosi e pretrattati, quindi con un più basso impatto ambientale e provenienti principalmente dagli altri impianti del sistema integrato di GAIA.
Recupero energetico
La discarica è un elemento passivo nel ciclo dei rifiuti, non agisce sugli scarti prodotti dall'uomo che vengono semplicmente coperti in attesa cheil tempo e la natura li degradino completamente. GAIA ha alleggerito l’impatto negativo che questi impianti hanno sull'ambiente: viene captato il biogas prodotto dalla degradazione delle sostanze organiche presenti in discarica per convogliarlo a un motore che, attraverso la combustione, lo trasforma in energie elettrica.
Tutela ambientale
La buona gestione di una discarica è proporzionale alla sicurezza ambientale che è in grado di garantire. Il piano di monitoraggi ambientali è fitto e scrupoloso, con analisi periodiche delle acque sotterranee e superficiali, percolato, biogas, qualità dell’aria, livelli di rumore, paesaggio, fauna, ecosistemi, topografia dell’area, rilevazione continua di parametri metereologici che influiscono sulle altre componenti.
Questo sito, come tutti quelli di GAIA, garantisce l’applicazione degli standard internazionali di qualità ISO9001, tutela ambientale ISO14001, sicurezza sul lavoro OHSAS18001 e vanta anche la registrazione EMAS
La Postgestione
Una discarica non finisce di vivere quando si esauriscono i conferimenti di rifiuti. Una volta raggiunta la capienza massima si copre, si piantano arbusti e piante in grado di ricreare la vegetazione sul terreno e si attiva un programma di “postgestione” attivo per almeno 30 anni dopo la chiusura definitiva.
In questo periodo entra a pieno regime il piano di gestione Bio.lea.R, in grado di dimezzare i tempi della postgestione e massimizzare il recupero energetico, grazie all'umidificazione costante dei rifiuti tramite il ricircolo del percolato e una più fitta rete di captazione del biogas.
Ultimo aggiornamento : 31/01/2012
A cura di : Webmaster GAIA - Comunicazione